Gli esperimenti di molti scienziati nel corso
dei secoli, in particolare quello di Hubel e Wiesel rafforzarono l’idea che
il cervello fosse organizzato come un mappa, con
aree specifiche che corrispondono a regioni determinate dell’organismo,
con le quali sono connesse e alle quali rispondono e reagiscono. Insieme
all’immagine dinamica dell’attività celebrale, un altro elemento che si è
rivelato fondamentale per capire il funzionamento del nostro cervello è il
connettoma, ovvero la mappa globale delle connessioni che i neuroni
stabiliscono nel cervello. Se l’attività celebrale è il traffico neurale che si
produce nella nostra mente, il connettoma potrebbe essere descritto come la
cartina stradala lungo la quale quei percorsi si dipanano. L’esempio più
immediato di come i neuroni codificano le informazioni sta nel rapporto con
l’ambiente che ci circonda. Il mondo offre innumerevoli stimoli che possiamo
percepire. I nostri organi di senso rilevano tali stimoli, i quali si
trasformano tutti in impulsi nervosi elettrici e chimici, che viaggiano fino al
cervello, il quale li deve poi interpretare. Tutto ciò dà una vaga idea di
quanto sia ingarbugliata la matassa che costituisce il nostro cervello.
Mappatura del cervello
Fonti:
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/fa/Phrenology1.jpg/200px-Phrenology1.jpg (immagine-11/6/2019)
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