martedì 28 maggio 2019

L’internazionalismo marxista in contrapposizione con il socialismo nazionale di Gasset

In contrapposizione con il socialismo nazionale di Gasset, l’internazionalismo marxista sosteneva che la dinamica della storia è letta come lotta di classe tra una classe in ascesa e una al potere, che è sempre esistita: dai patrizi ai plebei sino alla borghesia e al proletariato.
La borghesia ha rivoluzionato i rapporti di produzione dell’aristocrazia e non può esistere senza rivoluzionare continuamente gli strumenti di produzione e rapporti.
Marx riconosce alla borghesia il merito di aver fatto progredire il mondo facendolo uscire dal feudalesimo, ma ritiene che la società capitalistica non possa durare a lungo, in quanto i ricchi diverranno sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri e i ceti medi spariranno.

Le previsioni marxiste sono state però smentite dalla storia dell’ultimo secolo che ha visto invece crescere il ceto medio fino a costituire la stragrande maggioranza della popolazione.
Ortega invece non riconosce nelle masse un ruolo determinante in quanto “essa è venuta al mondo per essere diretta, influenzata, rappresentata, organizzata – fino a cessare d’esser massa, o, per lo meno, ad averne l’aspirazione. Però non è venuta al mondo per fare tutto questo da sé. Le occorre riferire la sua vita a un’istanza superiore, costituita dalle minoranze eccellenti."(2)

Fonte:
http://www.ousia.it/content/Sezioni/Testi/OrtegaRibellioneMasse.pdf (28/5/2019)
(2) http://www.ousia.it/content/Sezioni/Testi/OrtegaRibellioneMasse.pdf (La ribellione delle masse, cap. Il maggior pericolo: lo stato)(28/5/2019)

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